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Biografia

Adriana Leati, nata a Verona nel 1966, si diploma al Liceo Classico Cicognini di Prato e si laurea in Architettura a Firenze. Frequenta il Laboratorio d'Affresco di Vainella a Figline di Prato, fondato da Leonetto Tintori, oltre a corsi e workshop in varie tecniche artistiche (incisione calcografica, pittura su icona, modellazione della creta, fumetto, illustrazione, disegno di moda).

Nel 1997 inizia a lavorare come "Pittrice e interprete nel campo della pittura" con l'apertura del suo laboratorio "La Bottega d'Affreschi" a Prato. Qui propone opere proprie e, su richiesta, riproduzioni e restauri di quadri e pitture murali. Nel 2009 chiude la Bottega ma prosegue l'attività di pittrice avvalendosi di spazi espositivi ed associazioni culturali. Nel 2013 apre lo studio d'arte "aRtelier", dove tuttora lavora.

Dal 2005 svolge Corsi di Disegno e Pittura. 

Recensioni

"La storia di una collezione è storia di occasioni, d'incontri, di scoperte, si incrocia con curiosità, ricerche, studi. La presenza del suo operato nella raccolta delle stampe e dei disegni della mia collezione attesta la validità del suo impegno stilistico."

(Vittorio Sgarbi, critico d'arte, saggista, opinionista)

"La capacità rappresentativa di Adriana Leati stupisce per perfezione tecnica e impostazione del costrutto. Una composizione basata soprattutto sulla giusta e vigorosa scelta cromatica che, insieme a un disegno incisivo e perfetto, fa del fattore descrittivo  il punto focale di tutta la narrazione."

(Paolo Levi, critico d'arte, saggista e curatore d'arte)

"Tratto deciso e sicurezza esecutiva contribuiscono alla realizzazione di opere che narrano il quotidiano vivere attraverso descrizioni ambientali e contesti simbolici. Al risultato finale contribuisce in modo decisivo il colore, sempre declinato secondo accostamenti vibranti capaci di liberare una energica vitalità." 

(Sandro Serradifalco, editore, saggista, critico d'arte)

"Adriana Leati è artista eclettica e versatile che spazia dal fumetto all'illustrazione, dall'acquarello all'olio, dall'affresco all'incisione. C'è un fil rouge che collega tutte queste opere e, più in generale, tutto il lavoro di Leati. E questo fil rouge è il tratto. Ancor meglio, il tratto usato per rappresentare la persona. Un tratto che si fa ironico e morbido quando la persona in questione è un personaggio inventato, come il protagonista di una storia a fumetti, il tratto che diventa più complesso e raffinato quando invece è usato per un'illustrazione dove il personaggio di fantasia tocca leggermente il mondo reale. "

(Monia Mannini, critica d'arte, Asterisco Associazione Culturale)

"Non c'è niente di decorativo, nessun autocompiacimento. E' una pittura asciutta, che parla molto di sentimenti senza mai essere sentimentale. Per quanto in apparenza sembri costituire un universo a se stante, simbolico ed autoreferenziale, la pittura di Adriana Leati ha sempre un ancoraggio alla realtà. Sognando un mondo ideale, dipinge quello reale senza abbellimenti, per come si mostra. La verità delle emozioni è, a volte brutalmente, riversata nei dipinti. Non si nasconde niente. Il dolore, la solitudine, ma anche la gioia e la tenerezza vincono sempre; affiorano senza compromessi, ineluttabilmente."

(Federica Zabini, ricercatrice CNR)

Esposizioni

Ha esposto in varie mostre personali, a partire dal 2001, con "White lady"  presso Artcube, Tenax a Firenze, fino al 2024 con "VIAGGI" presso Saletta Campolmi, Prato, con il Patrocinio del Comune di Prato (organizzazione a cura di Maria Giulia Oddone).

Ha esposto in varie mostre collettive, a partire dal 1995, con "Un Prato di Fiabe", mostra di fiabe illustrate, presso Galleria La Spirale a Prato, fino al 2024 con "Co-incidere", Mostra di incisione dei soci de L'ARMADILLO 51r, Firenze.

Dal 1999 in poi partecipa a vari eventi espositivi con esposizione o video esposizione di proprie opere in Italia e all'Estero.

Per la sua città di Prato ha realizzato: il Palio del gioco storico della Pallagrossa e lo Stendardo dei Rioni dei Ragazzi; per la Biblioteca Lazzerini ha realizzato una decorazione murale ed ha donato una sua opera ad affresco staccato.

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